Bandite dalla vostra cucina il pesce che ha carne troppo morbida, squame opache, occhi appannati, odore forte e sempre sgradevole: è un pesce che incomincia a imputridire e potrebbe procurarvi una intossicazione.
Almanacco della cucina (XIX periodico annuale)
Bandite dalla vostra cucina il pesce che ha carne troppo morbida, squame opache, occhi appannati, odore forte e sempre sgradevole: è un pesce che
Fate sciogliere a freddo 50 gr. di nitrato di rame in 250 gr. di alcali volatilizzato e otterrete così un bagno di nitrato di rame ammoniacale. Prendete gli oggetti che vi interessano, lavateli e nettateli d'ogni traccia di polvere e sudiciume (se fossero molto sudici fate in questo modo: riscaldateli forte mente, spolverizzateli di cloridrato d'ammoniaca e strofinateli in ogni senso con un tampone di canapa, risciacquateli) e dopo averli asciugati immerge teli in questo bagno: vedrete che immediatamente essi prendono un colore brunito e più durerà l'immersione più la tinta diverrà cupa. Occorre dunque che voi sorvegliate molto da vicino il vostro rame che sta diventando bronzo e quando constatate che esso ha raggiunto la tinta che desiderate, togliete gli oggetti dal loro bagno ammoniacale, risciacquateli in acqua corrente e lascia teli asciugare all'aria. Quando non rimane la menoma traccia d'umidità, strofinateli con una flanella molto morbida imbevuta di vaselina fino a che non li vedrete ben lucenti; se però vi sembrasse che il rame fosse diventato troppo scuro schiaritelo strofinandolo molto regolarmente con dei batuffoli di cotone bagnati in una soluzione composta di un bicchier d'acqua in cui avrete fatto disciogliere un cucchiaio di spirito di sale.
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. Prendete gli oggetti che vi interessano, lavateli e nettateli d'ogni traccia di polvere e sudiciume (se fossero molto sudici fate in questo modo
Con la lombata disossata fate un rotolo ben legato e mettetelo a rosolare nel burro con qualche foglietta di salvia. Nettate i funghi e affettateli, aggiungeteli alla carne e quando avranno assorbito tutto l'unto condite di sale e pepe, spruzzate con mezzo bicchiere di vino bianco e terminate di cuocere. Vegliate che i funghi non attacchino, ma che il sugo sia ben denso.
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cuocere. Vegliate che i funghi non attacchino, ma che il sugo sia ben denso.
Non è esagerato affermare che questo animale, spesso così vilipeso e maltrattato, sta alla base della nostra economia domestica ed è un buon amico della massaia a cui dà in ogni tempo dell'anno, con eguale generosità, le sue carni fresche o insaccate, i suoi grassi, i condimenti migliori e più gustosi. Non bisogna dimenticare però che la carne del maiale, più di quella di ogni altro animale commestibile, racchiude, se mangiata cruda o insufficientemente cotta, terribili insidie: la tenia, parassita dal corpo diviso in molti segmenti che s'annida nell'intestino dell'uomo e tanto tenacemente vi s'abbarbica da riuscire assai problematica la sua espulsione; e, più preoccupante ancora, la trichina, verme piccolissimo che vive assai spesso nell'intestino del maiale e che ingerito dall'uomo può provocare malattie gravi, spesso mortali. Per fortuna simili casi da noi sono piuttosto rari; l'America del Nord e l'Europa settentrionale sono i paesi in cui questi parassiti fanno più gran numero di vittime, ma nessuno deve sottrarsi alla precauzione di cibarsi solamente di carne di maiale sanissima e convenientemente cotta.
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Non è esagerato affermare che questo animale, spesso così vilipeso e maltrattato, sta alla base della nostra economia domestica ed è un buon amico
Tritate fine una grossa cipolla, fatela rosolare col lardo ben pestato, aggiungete la carne tagliata a dadi, mescolate, condite di sale e pepe, e fate cuocere un'ora; aggiungete poi il cavolo tagliato a listerelle sottili che avrete fatto scottare in acqua e aceto, bagnate con la panna acida che avrete amalgamata con le patate crude grattugiate e fate cuocere piano ancora venti minuti.
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fate cuocere un'ora; aggiungete poi il cavolo tagliato a listerelle sottili che avrete fatto scottare in acqua e aceto, bagnate con la panna acida che
Fate bollire insieme per un quarto d'ora tutti questi ingredienti (non dimenticate che tra le erbe aromatiche il posto predominante deve essere tenuto dall'alloro), lasciate raffreddare, poi copritene la carne che avrete in precedenza convenientemente salata. Le dosi indicate più sopra bastano all'incirca per un chilogrammo di selvaggina.
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Fate bollire insieme per un quarto d'ora tutti questi ingredienti (non dimenticate che tra le erbe aromatiche il posto predominante deve essere
Si raccolgono sotto la denominazione di selvaggina tutti gli animali che non si allevano nelle stalle e nei cortili, ma vivono allo stato libero nei boschi, nelle praterie, nelle paludi e che devono essere catturati o cacciati con astuzia e abilità. In linea generale la carne della selvaggina presenta un colore piuttosto scuro, contiene poco grasso, ma una buona dose d'albumina, ciò che la rende nutriente e facilmente digeribile. Ma perchè queste carni siano veramente saporite e convenientemente tenere è indispensabile che esse siano lasciate «frollare»; nell'inverno basta per questo lasciarle riposare per parecchi giorni, chè il freddo ha di per sè stesso il potere di render tenera la carne, ma durante la stagione calda si rende spesso necessario tenerla per parecchi giorni in una salsa d'aceto.
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Si raccolgono sotto la denominazione di selvaggina tutti gli animali che non si allevano nelle stalle e nei cortili, ma vivono allo stato libero nei
Spazzolate gli oggetti da ripulire dopo averli inumiditi di petrolio o, meglio ancora, divino rosso che ha il vantaggio di ravvivare la doratura senza alterarne in alcun modo la patina; poi strofinateli con una corteccia di limone appena tagliato spolverizzata di sabbia finissima (ottima quella che adoperano i vetrai). Lavate quindi l'oggetto con acqua tiepida ed asciugatelo prima con un cencio pulitissimo e sottile, poi con una pelle di camoscio.
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Spazzolate gli oggetti da ripulire dopo averli inumiditi di petrolio o, meglio ancora, divino rosso che ha il vantaggio di ravvivare la doratura
Occorre che per questa preparazione il pollo sia giovanissimo: nettatelo, dividete in quarti che salerete, spruzzerete di limone e lascerete riposare un paio d'ore; passateli poi nell'uovo sbattuto e nel pangrattato e friggete in olio e burro bollenti.
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Occorre che per questa preparazione il pollo sia giovanissimo: nettatelo, dividete in quarti che salerete, spruzzerete di limone e lascerete riposare
Fate lessare i cefali che dovranno essere freschissimi, lasciateli raffreddare e mondateli accuratamente di tutte le lische; fate arrostire in graticola delle fettine di pane e immergetele a mano a mano in una terrina in cui sia olio, limone (questo piuttosto abbondante), aglio e prezzemolo tritati. Disponete sul fondo di un piatto che regga al fuoco, leggermente unto, un primo strato di pane, un secondo di pesce, un terzo di pomodori spellati e spezzettati, cospargete questi di sale, pepe, qual che goccia d'olio, aglio e prezzemolo tritato e ricominciate col pane fino ad esaurimento degli ingredienti. Versate alla fine quello che vi è rimasto della salsa, d'olio e di limone e fate cuocere lentamente in forno per circa tre quarti d'ora.
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Fate lessare i cefali che dovranno essere freschissimi, lasciateli raffreddare e mondateli accuratamente di tutte le lische; fate arrostire in
Ortaggi e legumi non dovrebbero mancare nemmeno una volta sulla tavola familiare: dirò di più, essi dovrebbero formare parte integrante della nostra alimentazione quotidiana giacchè è dimostrato che sono proprio essi ad apportare al nostro organismo la massima parte degli elementi di cui necessita per mantenersi in piena efficienza. Acqua e sali minerali, cellulosa, vitamine, ecco i doni che noi riceviamo da questi gradevolissimi prodotti della terra che possiamo consumare cotti e crudi, e che ci offrono la possibilità di un numero stragrande di combinazioni gastronomiche tutte egualmente gustose. Occorre ricordare che quanto più un alimento si avvicina allo stato naturale tanto più risulta benefico, e in modo particolare si sa che i vegetali, se si fanno troppo a lungo bollire, perdono la più gran parte dei loro sali minerali, di cui resta così conseguentemente defraudato il nostro organismo. Meglio dunque attenersi quanto più è possibile alle crudità, lungamente lavate e condite di olio e limone, o quando non se ne possa fare a meno si cuociano ortaggi e legumi nella minor quantità d'acqua possibile e ci si serva poi di quest'acqua per preparare zuppe e minestre di verdura.
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alimentazione quotidiana giacchè è dimostrato che sono proprio essi ad apportare al nostro organismo la massima parte degli elementi di cui necessita
Contro la zanzara, questo noiosissimo insetto che non contento di toglierci il sonno con la sua musica, può inoculare nel sangue con una puntura, malaria, febbre gialla, e molti altri generi d'infezione, prima elementare precauzione è di vegliare che la casa in cui abitiamo non abbia vicino acque stagnanti: nella vasca che orna il nostro giardino manteniamo in abbondanza dei pesciolini rossi: oltre che a rallegrare i nostri occhi, ci libereranno dalle larve delle zanzare di cui sono ghiottissimi, impedendone così il moltiplicarsi.
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Contro la zanzara, questo noiosissimo insetto che non contento di toglierci il sonno con la sua musica, può inoculare nel sangue con una puntura
L'elenco degli insetti noiosi e dannosi non è davvero breve: formiche, mosche, pulci, zanzare, ecc., che hanno dall'inizio dei secoli decretata una inimicizia fiera e continua all'uomo: la natura ha dato loro una straordinaria perspicacia, una eccezionale facoltà riproduttiva che rendono spesso insufficienti, talvolta inutili, i mezzi di offesa e di distruzione che noi mettiamo in opera per liberarci del loro penosissimo assedio.
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L'elenco degli insetti noiosi e dannosi non è davvero breve: formiche, mosche, pulci, zanzare, ecc., che hanno dall'inizio dei secoli decretata una
Vi occorrono meloni non completamente maturi; sbucciateli e tagliateli a pezzi regolari che farete cuocere in acqua leggermente salata fino a che non siano teneri. Pesate poi la polpa che vi è rimasta: mettete al fuoco un egual peso di zucchero con un po' d'acqua e quando lo sciroppo è chiaro versatelo sui meloni che avrete collocati in una terrina. Lasciate riposare 24 ore, poi colate lo sciroppo e rimettetelo al fuoco ripetendo l'operazione otto giorni consecutivi; all'ultimo giorno fate bollire nello sciroppo anche il melone per mezz'ora e regolatevi poi come alla precedente ricetta.
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Vi occorrono meloni non completamente maturi; sbucciateli e tagliateli a pezzi regolari che farete cuocere in acqua leggermente salata fino a che non
Prendete albicocche non troppo grosse e un poco arretrate di maturazione, sforacchiatele, mettetele in un recipiente di porcellana e copritele con aceto di primissima qualità che avrete fatto bollire mezz'ora con cipolla (intiera, quindi piccola) un po' di rafano, alcuni grani di senape (chiari), alloro fresco, ricordando che l'aceto deve essere assolutamente limpido. Lasciate macerare 24 ore, poi prendete 800 gr. di zucchero per ogni chilo di frutta, bagnatelo con un po' d'aceto della macerazione, fatelo liquefare a fuoco basso, schiumate, aggiungete il resto dell'aceto, fate bollire cinque minuti e versate sulle albicocche che avrete sgocciolate e rimesse, asciutte, nel recipiente. Lasciate ancora riposare 24 ore, poi rimettete lo sciroppo al fuoco, aggiungete, quando incomincerà a bollire le albicocche, lasciate cuocere un quarto d'ora, poi togliete la frutta, mettetela nei vasi, copritela con lo sciroppo che avrete fatto cuocere ancora dieci minuti.
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aceto di primissima qualità che avrete fatto bollire mezz'ora con cipolla (intiera, quindi piccola) un po' di rafano, alcuni grani di senape (chiari
Mettete al fuoco dell'acqua e aspettate che bolla molto forte per versarla nella teiera che avrete prima passata in acqua bollente e in cui avrete messo un cucchiaino di tè per persona, più uno per la teiera, quando non si tratti di preparare più di quattro o cinque tazze di questa bevanda. Lasciate in fusione da 3 a 5 minuti, non di più se non volete che il tè prenda un sapore amarognolo, e servite caldo con zucchero, latte, limone, rum a seconda dei vostri gusti.
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Mettete al fuoco dell'acqua e aspettate che bolla molto forte per versarla nella teiera che avrete prima passata in acqua bollente e in cui avrete
Sarà bene vi provvediate per questa preparazione di quell'asperula odorosa detta scientificamente «odorata» per la sua proprietà di rendere profumato il latte delle mucche che se ne cibano, cogliendo i fiori prima che siano completamente sbocciati e scartando tutti quelli che presentano sintomi d'avvizzimento; lavateli, metteteli in una terrina, copriteli con vino bianco o rosso purchè molto buono e di 200 gr. di zucchero a quadretti. Lasciate macerare per non meno di due ore in ghiaccio e, prima di servire, aggiungete ancora un poco di vino spumante e di zucchero.
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il latte delle mucche che se ne cibano, cogliendo i fiori prima che siano completamente sbocciati e scartando tutti quelli che presentano sintomi d
Uno dei sistemi più efficacemente impiegati, è quello di tagliare ogni mattina un paio di centimetri di stelo, eliminando altresì le foglie appassite o che cominciano a marcire. Niente è più efficace a mantenere ad un bel mazzo di rose la sua deliziosa freschezza quanto un paio di compresse d'aspirina messe a sciogliere nel vaso che le contiene.
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o che cominciano a marcire. Niente è più efficace a mantenere ad un bel mazzo di rose la sua deliziosa freschezza quanto un paio di compresse d
Si prepara una colla con un terzo di acqua e due terzi di farina bianca: si fa riscaldare al fuoco sino a farle prendere una giusta consistenza che ci per metterà di formarne una grossa palla morbida ed elastica. Servendocene come di una spugna, la passeremo sulle pareti con metodo e precisione, in modo che nessuno spazio, per quanto piccolo, rimanga fuori della nostra opera: man mano che la palla si insudicia esteriormente, mescolarla ancora, e continuare scendendo sempre dall'alto verso il basso. Rimarremo noi stesse sorprese dei meravigliosi risultati di questo semplice procedimento.
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Si prepara una colla con un terzo di acqua e due terzi di farina bianca: si fa riscaldare al fuoco sino a farle prendere una giusta consistenza che
Fate rosolare il riso in 80 gr. di burro insieme alla cipolla intiera che avrete steccata coi due chiodi di garofano e un po' di sale. Coprite con brodo caldo, fate stufare mezz'ora scuotendo di tanto in tanto il tegame (che dovrebbe essere di terra); al momento di servire togliete la cipolla, date sapore col resto del burro e un pugno di pecorino grattugiato.
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Fate rosolare il riso in 80 gr. di burro insieme alla cipolla intiera che avrete steccata coi due chiodi di garofano e un po' di sale. Coprite con
È necessario che esse siano protette da ogni contatto con l'aria; prendete una cassa di legno bianco assolutamente inodoro, o, meglio ancora, un grande recipiente di metallo sul cui fondo avrete messo uno strato di crusca dello spessore di circa dieci centimetri (la crusca è sempre preferibile alla sabbia che molti consigliano, ma che ha lo svantaggio di conservare sempre qualche traccia d'umidità) e affondate le uova in questa crusca, a conveniente distanza uovo da uovo; su un primo strato di esse distendetene un altro di crusca; poi ancora uova e crusca alternati fino a completo esaurimento.
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È necessario che esse siano protette da ogni contatto con l'aria; prendete una cassa di legno bianco assolutamente inodoro, o, meglio ancora, un
Il prosciutto e la carne (che può essere anche di maiale e sarà naturalmente avanzata) si tagliano a fette molto sottili e il più possibile regolari; poi si prende un piatto, si colloca sul fondo una fetta di prosciutto e la si spalma abbondantemente di burro, vi se ne appoggia sopra una di arrosto che viene pure spalmata e così alternativamente fino a che tutta la carne sia sistemata. Lasciate riposare per quattro ore, meglio se in ghiaccio sotto un peso, poi tagliate a fette molto sottili e guarnite con formine di gelatina che avrete preparata come al N. 6 o più economicamente come al N. 7.
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Il prosciutto e la carne (che può essere anche di maiale e sarà naturalmente avanzata) si tagliano a fette molto sottili e il più possibile regolari
Durante la stagione estiva specialmente, un sistema di purificazione degli elementi che ci circondano s'impone: così dell'acqua come dell'aria. Per quest'ultima, delle polverizzazioni di aceto aromatico daranno ottimi risultati. La preparazione di questo aceto è quanto mai facile ed agevole ed esso può definirsi un prodotto di stagione, poichè gli elementi che lo compongono si trovano largamente sia nei giardini che nei campi e nei boschi, lungo le prode e i ruscelli.
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Durante la stagione estiva specialmente, un sistema di purificazione degli elementi che ci circondano s'impone: così dell'acqua come dell'aria. Per
Vi sono in commercio svariate qualità di liquidi e di paste per soddisfare a questa necessità; ma per la padrona di casa che non è soddisfatta, ecco una ricetta originale e sicura che darà effetti sorprendenti.
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Vi sono in commercio svariate qualità di liquidi e di paste per soddisfare a questa necessità; ma per la padrona di casa che non è soddisfatta, ecco
Serbate una tazza di latte che vi servirà per preparare col burro e la farina una balsamella non troppo densa a cui aggiungerete la gruviera tagliuzzata, le uova, sale e pepe; nel resto del latte, addizionato dell'acqua necessaria e ben salato, cuccete il cavolfiore fino a che sia ben morbido, sgocciolatelo, accomodatelo in un piatto di portata che regga al fuoco, spalmatelo largamente con la balsamella, spolverizzate di pangrattato misto a un poco di parmigiano e fate dorare in forno o tra due fuochi sino a che la superficie abbia preso un bel colore dorato.
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Serbate una tazza di latte che vi servirà per preparare col burro e la farina una balsamella non troppo densa a cui aggiungerete la gruviera
Si parla oggi moltissimo di calorie e sembra che proprio su di esse poggino le fondamenta della nostra alimentazione; ma voglio ricordarvi che la ricchezza calorica dei cibi non è il solo fattore indispensabile ad ottenere un'alimentazione perfetta. Occorre che noi forniamo pure quotidianamente al nostro organismo altri elementi che gli sono altrettanto indispensabili, dall'albumina alle proteine, dall'acqua ai sali minerali, a quelle meravigliose vitamine che, individuate da poco tempo, si sono rivelate le maggiori e più sicure artefici dell'opera riparatrice dei nostri tessuti.
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Si parla oggi moltissimo di calorie e sembra che proprio su di esse poggino le fondamenta della nostra alimentazione; ma voglio ricordarvi che la
Eccovi — amiche lettrici — il nuovo libro di cucina che è stato preparato per voi. Compilandolo in un momento in cui aleggiava sulla nostra patria un'atmosfera di lotta e una purissima luce d'eroismo, in un periodo di vita dura e magnifica, un solo proposito mi ha guidata: darvi dei suggerimenti che vi aiutassero ad ammannire, con un minimo di spesa e col minor possibile consumo di quelle sostanze di cui il dovere ci impone oggi la più stretta economia, vivande sane, nutrienti, gustose. Le buone vivande semplici senza essere frugali, saporite ed invitanti senza essere troppo elaborate, che formano il vanto della nostra bella cucina italiana; quelle che può facilmente preparare anche la massaia meno versata in quella complessa scienza che i più chiamano addirittura arte: «arte culinaria», anche quella meno disposta ad affaccendarsi molto intorno ai fornelli e meno propensa ad esaurire le risorse del suo borsellino nell'acquisto di svariati e costosi ingredienti.
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Eccovi — amiche lettrici — il nuovo libro di cucina che è stato preparato per voi. Compilandolo in un momento in cui aleggiava sulla nostra patria un
Scegliete peperoni freschi e per niente piccanti, tagliatene un coperchio alla parte superiore, svuotateli, copriteli d'acqua bollente salata, lasciateli riposare per un quarto d'ora, poi immergeteli per mezz'ora in acqua fredda. Cuocete intanto il riso nell'acqua e i funghi ben nettati e tagliati a dadini in un poco d'olio e burro, bagnandoli a metà cottura con un cucchiaio di salsa di pomodori. Mescolate riso e funghi e riempitene i peperoni che avrete sgocciolati e asciugati in un tovagliolo e che collocherete poi ritti in un piatto che regga al fuoco, bagnerete con salsa di pomodori e burro fuso e farete cuocere mezz'ora in forno.
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che avrete sgocciolati e asciugati in un tovagliolo e che collocherete poi ritti in un piatto che regga al fuoco, bagnerete con salsa di pomodori e
Tagliate in un pane raffermo delle fette non molto grosse ma regolari, bagnatele nel latte, copritele con una sottile fetta di gruviera, passatele nel pangrattato, poi nell'uovo, indi ancora nel pangrattato e friggetele in molto olio bollente. Queste fettine, che si cuociono, volendo, anche in forno, possono venir servite, oltre che come principio sano e nutriente, come sostanziosa cena accompagnate da una buona tazza di brodo.
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nel pangrattato, poi nell'uovo, indi ancora nel pangrattato e friggetele in molto olio bollente. Queste fettine, che si cuociono, volendo, anche in
Lavorate insieme la farina, i tuorli d'uovo, la panna; aggiungete dopo venti minuti metà del parmigiano e le chiare sbattute a neve, con dite di sale e pepe; versate il composto in una casseruola che chiuda ermeticamente e sia abbondantemente unta, e fate cuocere mezz'ora a bagnomaria. Imburrate un piatto di portata che regga al fuoco, con un cucchiaio (meglio se poteste averne uno rotondo simile a quelli che si usano per le salse, ma un po' più grande), togliete il composto tiepido dalla casseruola, allineate gli gnocchi che ne otterrete, parte convessa all'insù, nel piatto stesso, cospargeteli del resto del parmigiano e del prosciutto tritato fine, bagnateli col burro a cui avrete fatto prendere un bel color nocciola, fate riscaldare dieci minuti in forno e servite.
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e pepe; versate il composto in una casseruola che chiuda ermeticamente e sia abbondantemente unta, e fate cuocere mezz'ora a bagnomaria. Imburrate un
L'operazione non riesce sempre e non è sempre consigliabile tentarla: se volete, tuttavia, provare a rimettere a nuovo un indumento che il sole o l'uso hanno scolorito tingendolo in nero, ricordatevi che per evitare ogni sorpresa (che può andare dalle striature del tessuto ad un complesso di tinta rossastrao verdiccia) dovrete adoperare non della tintura nera, ma una miscela di nero e blu marino in parti esattamente uguali.
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L'operazione non riesce sempre e non è sempre consigliabile tentarla: se volete, tuttavia, provare a rimettere a nuovo un indumento che il sole o l
Batterle vigorosamente e spazzolarle con spazzola molto dura per eliminare tutta la polvere. Un lavaggio con una grossa spugna imbevuta d'acqua tiepida salata basterà per nettare quelle che non siano molto sudice (il sale impedirà alle stuoie di ingiallire); ma per quelle, invece, molto macchiate, occorrerà ricorrere ad una spazzola largamente imbevuta di una saponata calda ottenuta con un buon sapone scuro. Risciacquare poi a lungo, immergendo la stuoia in un grande recipiente colmo d'acqua pulita che verrà mutata ogni volta che è necessario, far sgocciolare almeno ventiquattro ore e lasciare asciugare all'aria tre o quattro giorni.
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tiepida salata basterà per nettare quelle che non siano molto sudice (il sale impedirà alle stuoie di ingiallire); ma per quelle, invece, molto macchiate
Si serba, del pane, soltanto la mollica che si fa inzuppare nel latte con un grosso pizzico di sale e si porta a bollore, mescolando bene perchè non abbia ad attaccare: quando tutto il latte è evaporato si bagna la panata col brodo caldo, si aggiunge il rafano (che deve essere di qualità molto piccante) la panna e il burro liquefatto, curando che la salsa pur rimanendo calda non alzi il bollore. Al momento di servire e fuori del fuoco si lega la salsa con un tuorlo d'uovo battuto a parte.
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Si serba, del pane, soltanto la mollica che si fa inzuppare nel latte con un grosso pizzico di sale e si porta a bollore, mescolando bene perchè non
È con questa certezza che io ho lavorato per voi, che ho studiato queste ricette (le dosi sono tutte calcolate per una famigliuola di quattro persone) e che ve le sottopongo oggi, fiduciosa di ottenere con la vo stra approvazione un vostro riconoscente pensiero.
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È con questa certezza che io ho lavorato per voi, che ho studiato queste ricette (le dosi sono tutte calcolate per una famigliuola di quattro persone
Di più il nostro organismo ci domanda idrati di carbone e grassi per alimentare le sorgenti delle sue energie, e cellulosa, questa materia che ai più può sembrare inutile perchè priva di sostanze nutritive ma che, ingombrante al massimo, è quanto di meglio si possa desiderare per il buon funzionamento dell'intestino. Mangiamo dunque della carne per riparare coi grassi, l'albumina e le altre materie nutritive che la compongono, le perdite del nostro organismo, ma non dimentichiamo il pesce che ci porta fosforo in abbondanza, non dimentichiamo soprattutto le frutta, gioia degli occhi e del palato, che rappresentano sotto molti aspetti uno degli alimenti più preziosi, e le verdure che insieme alle frutta ci apportano in dovizia quei sali minerali nutrienti che tanto ci servono alla formazione del sangue, dei tessuti, dei succhi gastrici.
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Di più il nostro organismo ci domanda idrati di carbone e grassi per alimentare le sorgenti delle sue energie, e cellulosa, questa materia che ai più
È assai più spiccio, siamo d'accordo, cucinare una bistecca che preparare uno sformato di fagiolini o un buon piatto di cavolfiori al pomodoro; ma chi di noi vorrà ritrarsi davanti a una così piccola fatica che porterà tanti vantaggi alla nostra salute, a quella dei nostri cari, all'economia domestica e a quella del nostro paese?
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È assai più spiccio, siamo d'accordo, cucinare una bistecca che preparare uno sformato di fagiolini o un buon piatto di cavolfiori al pomodoro; ma
Si dice che una buona balsamella sia, insieme a un buon sugo di carne, una delle principali fondamenta di una cucina fine; certo si è che essa è alla base di moltissimi piatti di uova, carne, verdure, sì che è indispensabile saper prepararla in maniera perfetta. Mettete dunque al fuoco il burro e la farina mescolando delicatamente, ma senza soste fino a quando i due ingredienti, senza prendere colore, si siano bene amalgamati; bagnate poi col latte versato poco per volta e mescolate fino ad ottenere una salsa candida che abbia la consistenza di un morbido unguento.
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Si dice che una buona balsamella sia, insieme a un buon sugo di carne, una delle principali fondamenta di una cucina fine; certo si è che essa è alla
Tritate fine la parte bianca del porro e aggiungetela alle uova che avrete battute a lungo con sale e pepe: versate la miscela in un tegame dove il burro sia già liquefatto e fumante, e battetele ancora con la forchetta perchè formino i fiocchi. A metà cottura aggiungete le acciughe ben nettate e tagliate a pezzetti. Con lo stesso sistema potrete preparare le «uova alle erbe aromatiche» aggiungendo a metà cottura le erbe che preferite; ma se volete qualcosa di più raffinato servitevi di prosciutto tagliato a dadini o di lingua o anche di rognone di vitello che avrete preventivamente fatto cuocere in graticola e poi sottilmente affettato.
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Tritate fine la parte bianca del porro e aggiungetela alle uova che avrete battute a lungo con sale e pepe: versate la miscela in un tegame dove il
È certamente inutile insistere sulla necessità di consumare sempre e solamente pesce freschissimo; poter acquistare il pesce addirittura vivo sarebbe quanto di meglio si potesse fare per avere la massima garanzia di non incorrere nemmeno nel più piccolo pericolo di intossicazione. Chi ha questa possibilità deve anche conoscere il modo migliore di uccidere un pesce che consiste nell'involgerlo in un panno (onde evitare che guizzi fra le mani) e colpirlo fortemente con un martello o altro corpo contundente fra le branchie e la testa. In ogni caso occorre ricordare che un pesce fresco deve avere l'occhio vivace e le branchie rosee e che tutti i pesci che hanno squame devono venire squamati andando dalla coda alla testa, procurando di non intaccare di taluni (lucci e trote ad esempio) la parte gelatinosa della pelle che mostrerebbe l'impronta delle dita anche dopo la cottura. Poi il pesce viene sbuzzato ricordando che le interiora commestibili possono servire per la zuppa di pesce. Per rendere il pesce di mare più tenero e gustoso è opportuno lasciarlo immerso una notte in acqua o latte; l'olio e il succo di limone sono i condimenti più adatti ai pesci di quasi tutte le qualità.
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possibilità deve anche conoscere il modo migliore di uccidere un pesce che consiste nell'involgerlo in un panno (onde evitare che guizzi fra le mani) e
Fate lessare le trote (che dovranno essere della stessa grossezza), con acqua, pepe in grani e chiodi di garofano, aglio, alloro, timo, ecc., sì che ne restino coperte; toglietele dal fuoco quando vedrete gli occhi uscirne dall'orbita, scolatele, mettetele sul piatto di portata, bagnatele col burro fuso e abbrustolito e circondatele di una dozzina di patatine novelle lessate in acqua salata.
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Fate lessare le trote (che dovranno essere della stessa grossezza), con acqua, pepe in grani e chiodi di garofano, aglio, alloro, timo, ecc., sì che
Nettate le rane, lavatele, asciugatele, passatele nell'uovo sbattuto insieme a qualche goccia d'olio poi nel pangrattato fine e friggetele nello strutto bollente fino a che siano ben dorate e rigonfie: salate man mano che le togliete dalla padella e servitele con spicchi di limone.
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strutto bollente fino a che siano ben dorate e rigonfie: salate man mano che le togliete dalla padella e servitele con spicchi di limone.
Spolverizzate di farina gli stampi e le teglie imburrate che devono andare in forno, di pangrattato quelli che cuoceranno a bagnomaria (esclusi i budini che richiedono spesso lo zucchero caramellato). In molti casi è altresì opportuno coprire il fondo degli stampi e delle tortiere con carta oleata.
Almanacco della cucina (XIX periodico annuale)
Spolverizzate di farina gli stampi e le teglie imburrate che devono andare in forno, di pangrattato quelli che cuoceranno a bagnomaria (esclusi i
Consumate solo funghi che vi siano garantiti dalle prescritte norme d'igiene, consumateli soprattutto rapidamente (se sono freschi) per impedire che si manifestino principi di putrefazione. Evitate anche di riscaldare più di una volta le vivande in cui entrano funghi per non danneggiarli.
Almanacco della cucina (XIX periodico annuale)
Consumate solo funghi che vi siano garantiti dalle prescritte norme d'igiene, consumateli soprattutto rapidamente (se sono freschi) per impedire che
Alla sera cambiate l'acqua nel vaso che contiene i fiori, rimettete il mazzo nell'acqua e serratelo in un giornale che chiuderete con uno spillo, senza però stringere troppo. Al mattino levate il giornale, e se avrete la pazienza di fare ogni sera questo piccolo lavoro conserverete a lungo la freschezza ai vostri fiori.
Almanacco della cucina (XIX periodico annuale)
Alla sera cambiate l'acqua nel vaso che contiene i fiori, rimettete il mazzo nell'acqua e serratelo in un giornale che chiuderete con uno spillo